๐—Ÿ๐—ฎ ๐—ด๐—ถ๐—ผ๐—ฟ๐—ป๐—ฎ๐˜๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐—ถ ๐—ฐ๐—ฎ๐—น๐˜‡๐—ถ๐—ป๐—ถ ๐˜€๐—ฝ๐—ฎ๐—ถ๐—ฎ๐˜๐—ถ

Venerdรฌ scorso era la giornata dei calzini spaiati e i nostri bimbi del centro terapeutico hanno deciso di aderire anche loro con calze e calzini di ogni forma e colore. Noi, invece, la celebriamo riportando questa poesia di Gianni Rodari, "Il cielo รจ di tuttiโ€. Qualcuno che la sa lunga mi spieghi questo mistero: il cielo รจ di tutti gli occhi di ogni occhio รจ il cielo intero. รˆ mio, quando lo guardo. รˆ del vecchio, del bambino, del re, dellโ€™ortolano, del poeta, dello spazzino. Non cโ€™รจ povero tanto povero che non ne sia il padrone. Il coniglio spaurito ne ha quanto il leone. Il cielo รจ di tutti gli occhi, ed ogni occhio, se vuole, si prende la luna intera, le stelle comete, il sole. Ogni occhio si prende ogni cosa e non manca mai niente: chi guarda il cielo per ultimo non lo trova meno splendente. Spiegatemi voi dunque, in prosa od in versetti, perchรฉ il cielo รจ uno solo e la terra รจ tutta a pezzetti.