KO A LUMEZZANE, PER LA POSSIBILE SVOLTA LA PONTONI FALCONSTAR ORA DEVE PUNTARE SUL DERBY CON CIVIDALE. TUTTO ANCORA IN GIOCO

La Pontoni Falconstar si lecca le ferite della sconfitta subita a Lumezzane e guarda al gran derby di sabato quando al PalaPaliaga alle 19.30 arriverà la capolista Gesteco come occasione per il riscatto e per impreziosire una stagione che nonostante il ko in terra bresciana conserva ancora molte chance di concludersi con l'approdo in “zona spiaggia” come da obiettivo stagionale. Certo a Lumezzane si poteva fare molto di più, come dimostrato dall'ottimo inizio di gara, con la Pontoni a raggiungere il +7 sciorinando un attacco con tanti canestri da assist (protagonista soprattutto Bacchin) e una difesa quasi insuperabile. Poi d'improvviso il calo, e un livello di gioco basso per troppi minuti dal secondo quarto in poi. “In questa stagione le possibili partite della svolta sono capitate sempre in trasferta e le abbiamo sempre sbagliate, purtroppo questa non ha fatto l'eccezione che ci aspettavamo – è la constatazione di coach Praticò – per molti motivi è stata la fotografia della nostra stagione, in particolare per quanto riguarda la mancanza di continuità e l'incapacità di giocare 40' di squadra. Lo abbiamo fatto solo a sprazzi e in quei momenti abbiamo fatto intravedere tutte le nostre qualità, creando buone cose su entrambi i lati del campo. Viceversa quando ha prevalso l'individualismo, abbiamo fatto fatica. E' uno dei nostri evidenti limiti, se si esprimono su buoni livelli solo 3 o 4 giocatori non possiamo vincere. Abbiamo bisogno di una prestazione corale, cosa che è mancata”. In difesa, la Pontoni non è riuscita a disinnescare Scanzi, in attacco ha prodotto un gioco troppo perimetrale. “Su Scanzi abbiamo alternato 4 diversi marcatori, ha giocato una gran partita – continua il tecnico triestino – le distrazioni le abbiamo commesse in altre situazioni. In attacco è stata una gara difficile perché abbiamo avuto Medizza in campo solo per metà dei minuti per problemi di falli, e senza di lui ci è mancata la profondità. Abbiamo provato anche un quintetto piccolo, ma loro sono stati bravi ad addormentare il ritmo della partita. Non siamo riusciti a imporre un gioco di corsa e allo stesso tempo abbiamo subito a rimbalzo”. Ora come detto il derby, che sarà tutta un'altra gara anche dal punto di vista dell'approccio. “Non avremo pressione da risultato, potremo giocare liberi di testa e di solito in queste situazioni ci esprimiamo bene – conclude il coach – mancano ancora 5 gare alla fine, qualsiasi traguardo è ancora in gioco, dobbiamo guardare una partita alla volta”.