I nostri obiettivi

laLUT - LIBERA UNIVERSITA' DEL TEATRO

LA REALIZZAZIONE DI UN ALBUM DEI CELLA MUSICA

Il progetto musicale “Cella Musica” nasce dalla collaborazione tra laLut e la casa circondariale Santo Spirito all’interno dell’attività ben avviata di produzione teatrale, per e con i detenuti, nell’ambito del percorso di teatro sociale che da sempre noi de laLut percorriamo. Alcuni detenuti, durante i laboratori teatrali, hanno manifestato ad UgoGiulio Lurini – nostro attore e insegnante - il proprio interesse per la formazione di una band, palesando competenze musicali pregresse: chi suonava il piano, chi le percussioni, chi la fisarmonica, chi rappava, chi strimpellava la chitarra, chi semplicemente aveva voglia di esprimersi attraverso un medium “suonato”. UgoGiulio, intuita l’energia potenziale delle virtù in gioco, ha quindi deciso di coinvolgere all’interno del progetto il chitarrista e insegnante Tommaso Taurisano perché si provasse a dare forma alle aspirazioni dei detenuti per mezzo di un apporto competente e mirato. Il laboratorio è partito perciò con l’intento di iniziare i detenuti alla pratica musicale, per mezzo di un leggero impianto teorico, soprattutto ritmico, che consentisse anche a chi fosse privo di nozioni musicali di partecipare alla band, magari battendo le mani, o i piedi, o su un tamburo. Allo stesso tempo abbiamo iniziato un corso di chitarra per chi ne aveva mostrato interesse. Proprio parlare di chitarra ha attratto inaspettatamente l’interesse di uno degli agenti di polizia penitenziaria, nuovo dello strumento ma estremamente appassionato, che ha quindi cominciato a frequentare assiduamente i nostri laboratori entrando di fatto a far parte del gruppo e dimostrandosi utilissimo sia dal punto di vista didattico – diventando ipso facto il braccio destro dell’istruttore – sia dal punto di vista logistico agevolando i rapporti del laboratorio con la struttura carceraria nonché attivandosi fin da subito per migliorare ed ampliare la dotazione strumentale della casa circondariale (chitarre, amplificatori, impianti luci e audio, ristrutturazione del teatro, sipario etc.). In un secondo momento abbiamo anche scoperto che all’interno del personale civile carcerario, nello spaccio per l’esattezza, c’era una batterista, che si è subito entusiasmata all’idea di prendere parte di questo gruppo così particolare. Al di là dello sviluppo delle capacità musicali, individuali e collettive, al quale tutti i partecipanti hanno dimostrato grande predisposizione e interesse, è emersa fin da subito una necessità espressiva più profonda, fatta di vissuti, di vite spezzate, di famiglie lontane, di rimorsi, rancori, amori e odii, amicizie false e vere. Racconti che vogliono essere raccontati e che chiedono di essere ascoltati, urgenza e disillusione. Una premessa fondativa del gruppo era stata proprio scrivere la nostra musica, che è un po’ scrivere la nostra storia, e provare a portare almeno quella oltre i cancelli della casa circondariale in modo da far sapere a chi è lì fuori che noi ci siamo, che esistiamo, e che siamo parte di questa città e di questa società e che anche dalla nostra reclusione, forse proprio grazie ad essa, possiamo parlare di libertà, e della sua assenza. Abbiamo cominciato quindi a raccogliere tra i detenuti racconti e poesie – in tanti scrivono, e in tante lingue – e a musicarli. Affiancando quindi il lavoro del teatro, che intanto continuava parallelamente a preparare il suo spettacolo, abbiamo proposto, sia al pubblico esterno che ai detenuti, un cartellone di eventi musicali e teatrali che è servito a dare ulteriore slancio alla produzione e alla scrittura: giunti a questo punto il complemento ideale di tutto questo lavoro di condivisione è proprio la realizzazione di un album dei Cella Musica: sette o otto canzoni, e una o due poesie con commento musicale. Il costo del progetto è di € 2000 e comprende: registrazione in multitraccia, mixaggio professionale, mastering professionale.